Detroit, rinascita eterna di una città pioniera (Storie svizzere 2013, da Troesch Alex) - Swiss Press Award

Journal Le Temps
Troesch Alex
Reportage da Detroit nell'ottobre 2012, dove le fattorie vengono costruite sui resti delle rovine della città. La natura sta reclamando i suoi diritti, come gli animali selvatici che tornano in città. Sinossi: Non ci volle la crisi dei mutui subprime del 2008 perché Detroit imparasse a convivere con la recessione. La Motown la vive da decenni. La sua industria automobilistica in difficoltà si sta trasferendo, tanto che la sua popolazione, stimata in quasi 2 milioni nel 1950, è scesa a circa 750.000 abitanti nel 2010, lasciando dietro di sé una miriade di case abbandonate che finiscono per essere distrutte o bruciate. Il centro città è segnato fino al midollo, appezzamenti di terreno svuotati di ogni presenza umana stanno gradualmente lasciando che la natura si riprenda i suoi diritti. Tuttavia, questa situazione attrae un certo numero di giovani con mezzi limitati che si stabiliscono lì per creare i propri progetti lontano dalla realtà del patrimonio immobiliare di New York o Los Angeles. Oggi a Detroit è possibile acquistare una casa di famiglia a due piani per la modica cifra di 5.000 dollari, a soli 10 minuti dai grattacieli della General Motors. Alcuni investono in terreni abbandonati e li trasformano in una vera e propria fattoria, coltivando ogni tipo di verdura, la maggior parte della quale viene venduta al mercato coperto della città. Incontriamo questi agricoltori urbani, il cui movimento continua a crescere. Incontriamo anche un cacciatore di procioni; alcuni animali selvatici stanno ricomparendo in città. Glemie Dean Beasley ha 72 anni e integra la sua pensione di previdenza sociale cacciando procioni.