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Sunday View esaudisce i desideri: Susy allo zoo dei bambini (Vita Quotidiana 2016, da Sabine Wunderlin) - Swiss Press Award

FOTO: SABINE WUNDERLIN, 3 ottobre 2015. ZOO PER BAMBINI DI RAPPERSWIL. SUSY GREB (41) È PARALIZZATA A SEGUITO DI UN INCIDENTE SUGLI SCI. "SUNDAY VIEWS HA ESAUDITO I DESIDERI." LA SUA VICINA VOLEVA CHE SUSY VISITASSE LO ZOO PER BAMBINI. NESSUN VISITATORE È INFATTI CONSENTITO NEL RECINTO, MA PER SUSY C'ERA UN'ECCEZIONE: UN'ESPERIENZA UNICA.
Sabine Wunderlin
FOTO: SABINE WUNDERLIN, 3 ottobre 2015. ZOO PER BAMBINI DI RAPPERSWIL. SUSY GREB (41) È PARALIZZATA A SEGUITO DI UN INCIDENTE SUGLI SCI. "SUNDAY VIEWS HA ESAUDITO I DESIDERI." LA SUA VICINA VOLEVA CHE SUSY VISITASSE LO ZOO PER BAMBINI. NESSUN VISITATORE È INFATTI CONSENTITO NEL RECINTO, MA PER SUSY C'ERA UN'ECCEZIONE: UN'ESPERIENZA UNICA.
Photo / Vita Quotidiana
2016

Sunday View esaudisce i desideri: Susy allo zoo dei bambini

Sabine Wunderlin

Nell'ambito della campagna "SoBli esaudisce i desideri", la vicina di Susy Greb (41), costretta su una sedia a rotelle dopo un incidente sugli sci, ha chiesto di poter visitare lo zoo per bambini di Rapperswil. A Susy è stato persino permesso di entrare nei recinti delle giraffe e delle zebre e di avvicinarsi agli animali dal collo lungo: ne è rimasta entusiasta. È stata una vera e propria fuga dalla sua vita quotidiana non proprio facile.

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Sunday View esaudisce i desideri: Susy allo zoo dei bambini

SonntagsBlick

Photo / Vita Quotidiana
2016

Sabine Wunderlin

Nell'ambito della campagna "SoBli esaudisce i desideri", la vicina di Susy Greb (41), costretta su una sedia a rotelle dopo un incidente sugli sci, ha chiesto di poter visitare lo zoo per bambini di Rapperswil. A Susy è stato persino permesso di entrare nei recinti delle giraffe e delle zebre e di avvicinarsi agli animali dal collo lungo: ne è rimasta entusiasta. È stata una vera e propria fuga dalla sua vita quotidiana non proprio facile.

Autore/Autrice
Sabine Wunderlin / Swiss Press Award

Sabine Wunderlin

Zürich, 1953

Am Rand der Schweiz, im Fricktal, aufgewachsen (*1953), Gymi (BS) und später Lehrerin . Fange mit 16 J. an, mit der Kamera den stetigen Wandel meiner "gewachsenen Umgebung zu Beton aller Art" zu dokumentieren, bald bin ich auch die Porträtistin meiner MitschülerInnen. Mein weiterer Weg führt dann von der Lehrerin wieder in die Schule für Gestaltung, die Fotoklasse in Zürich (1980). Dort entwickelt sich klar : mein Ort ist die Presse. Der SonntagsBlick sucht 1984 eine Frau, die "fotojournalistisch interessiert ist". Seither bin ich für den SoBli viele Wege zu vielen Menschen mit ganz unterschiedlichen Kameras in der Hand gegangen. Auch 2015.

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