550 franchi per un letto in un bunker (Swiss Press Audio 2018, da Matieu Klee) - Swiss Press Award
Regionaljournal Basel Baselland
Matieu Klee
Un rifugiato scelto a caso, Nazari Juma Khan, arrivato dall’Afghanistan, deve pagare 550 franchi al mese per il suo letto nel rifugio della protezione civile a Würenlos, nel canton Argovia. «È usura», afferma la rappresentante di un’associazione che difende i diritti dei rifugiati. «È assistenza», pensa da parte sua il rappresentante della ditta che gestisce il posto. Dato che il giovane di 25 anni è a beneficio di un’ammissione provvisoria, è autorizzato a lavorare e dovrebbe trovarsi lui stesso il suo proprio appartamento oppure pagare una specie di «prezzo di mercato» nel rifugio, dove tempo-raneamente gli è concesso di rimanere. Il cantone e il comune si trincerano dietro il silenzio, ma lo scoop mediatico ha avuto delle conseguenze. Dopo la trasmissione del servizio, la ditta ha ridotto l’affitto di Nazari Juma Khan a 270 franchi. Per gli altri rifugiati, tuttavia, tutto rimane uguale.
